Deciso a testimoniare poeticamente la sua epoca, Michael Longley lega affetti e vicende personali con l’Irlanda e il conflitto civile che ha drammaticamente caratterizzato il periodo della sua maturità, incastonando la sua esperienza lirica nel solco della grande tradizione inglese. Questa ricerca espressiva, spesso vivificata da un’equilibrata ironia, si realizza con un’efficace alternanza di forme lunghe narrative e frammenti in cui Longley riesce a fondere epos classici con riferimenti all’attualità. Il suo sguardo poetico sugli orrori della guerra civile, che
in parte si dissolvono con la pietas e la celebrazione della natura contenute nei suoi versi, si pone quale riferimento, quasi una bussola, nel disorientamento dei percorsi umani della contemporaneità.

Roma, 15 marzo 2024

La Giuria
Cesare Imbriani (Presidente), Francesca Bernardini, Roberto Deidier, Riccardo Duranti, Marina Formica