ho visto la morte diverse volte
e quasi mai era violenta, eccetto forse
nel caso di piccoli ricci, o tassi, oppure
rospi di media e grossa taglia. allora
mi chiedo, cuore mio, perché ancora
ti spauri dinanzi alla fine naturale
delle cose, perché non ti rassegni
a chiudere gli occhi insieme
alle persone care, perché mai
ti tradisci gonfiando d’aria
l’impressione di non aver più,
non aver mai, non aver sempre?

(da La materia dei giorni, Manni Editore, 2021)
Foto di Dino Ignani

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Marco Corsi. Nato in Toscana nel 1985, vive a Milano dove lavora nell’editoria. Ha curato alcune rassegne di poesia e pubblicato diversi contributi dedicati alla poesia italiana contemporanea, una monografia su Biancamaria Frabotta, un libro intervista con Franco Buffoni, e curato un volume di testimonianze critiche per Anna Cascella Luciani. Sue poesie sono apparse su importanti riviste e blog letterari. La sua prima silloge, Da un uomo a un altro uomo, nel 2015 è stata inclusa nel Dodicesimo quaderno italiano (Marcos y Marcos) e nello stesso anno ha vinto il Premio Cetonaverde Poesia sezione giovani. Nel 2017 ha inaugurato la collana “Lyra giovani” di Interlinea con Pronomi personali (Premio Maconi e selezione Premio Fogazzaro e Premio Ceppo). La materia dei giorni (Manni Editore, 2021) è il suo ultimo libro.