Quando pronuncerai
la parola di silenzio
tu che più non sei corpo dei corpi del mondo
la tua voce cerca traccia nella mia
(priva di bocca)
ha paura di morire di una qualsiasi morte
creatura di respiro e di fumo
d’antico inchiostro, di sogni e ricordi
prova a parlare
le parole sono enigmi
nessuna decifrazione ma una scia di tempo
forse hai vissuto, fratello umano
come tutti i tuoi prima di te
senza mai sapere
quale sia la tua voce e dove vada
solo l’ebbrezza
e l’estinzione.
Traduzione inedita di Fabio Scotto
da: © Frère humain, Prix Louise Labé, éd. L’Amourier, Coaraze (F), 2013, pp. 39.