2022
DI PENNA IN PENNA

Sonia Caporossi

«ricordamelo tu, se proprio vuoi, chi sono
la nudità dell’essere invoca l’apparire
il vuoto dello specchio mi assiste incuriosito
mentre distillo in pianto le mie perplessità

cos’è la {nostalgia}, necrosi di un istante
pellicola di sangue ormai rappreso
membrana che si stacca rilassata tra le dita
dal cavo delle mani, dal morso dei {ricordi}

che cosa è la sostanza di un riconoscimento
e quanto può far {male} nel male fatto a un altro
per quanto ci risulti scartandone il pacchetto
ricordamelo tu che cos’è un dono

e nonostante il sole che circoscrive il volto
sebbene il suo calore ci riconosca vivi
rimane solo il {gelo} che di umano non ha nulla
e il taglio del cordone nella culla
l’attesa che rimargini {ferite} troppo antiche
nella clausura asfittica di un atrio d’ospedale»

(da Taccuino della cura, collana Pensiero Poetico, Terra d’Ulivi Edizioni, 2021)

foto di Dino Ignani