«compianto paradosso dello sprone»
e notti e giorni
e scostano le albe
le cicatrici
e le ferite fresche
che si alzi la cortina
manipola l’automa
la cura si rinnova
e la chiamiamo cruccio
la coccoliamo come Sommo Dolore
innamorati noi di noi dolenti
vela di nero specchi
vela immagini riflesse
bizzarra prescrizione un tempo aliena
dischiude il senso allora
travalica il confine
quel sorriso che piangevi perduto
dissoda zolla
cresca dal buio stelo