Un verso randagio vagabonda
nella materia oscura della carta.
Non ha padroni. L’autore l’ha lasciato
in balia del destino. Orfano di parole.
A volte
i versi sono come cani abbandonati
che abbaiano alla poesia.
(da Il lettore di impronte digitali, Donzelli, 2017, traduzione di Marina Ciccarini)