Quando ti attornieranno i vivi
chiedendoti: Mi riconosci?
non sentirai che la membrana
di due bocche a sfiorarti
il pochissimo dei pugni nelle orbite
a strappare lo sguardo che negasti.
Vedranno sé stessi una volta sola
attraverso i tuoi occhi liminari:
Non ci riconosciamo, ti diranno
non crescono specchi nel nostro prato.
I parenti circondano il moribondo e dicono: “Mi riconosci? Mi riconosci?”.
Chandogya-upanisad, VI, 15, 1
(da La disponibilità della nostra carne, Oèdipus, 2017)