Ho cercato nella punteggiatura
la virgola di sfogo,
per avanzare un pensiero
senza chiudere il precedente.
Ho guardato imbarazzata
i due punti e le loro posizioni:
mai decisivi e mai inutili
nel togliere e nel dare.
Ho sostato a lungo
dopo il punto e virgola;
sentendomi in continuità
con passato e futuro.
Mi sono crogiolata molto
tra parentesi (mie o di altri)
senza scansione del tempo
che non fosse interna.
Non avevo capito che è il punto
– come dicono anche i manuali di scrittura –
che rende possibile il respiro.

(da Antologia “Orchestra Poeti all’Opera” a cura di Guido Oldani, LietoColle, 2010)