Editoriale di Matteo Bianchi
la poesia abbatte confini e crea connessioni logicamente inesauribili; lo confermano i versi augurali1 che il 14 dicembre 1970 Franco Fortini spediva via epistola A Vittorio sereni, per la prima volta, contenuti nel Carteggio 1946-1982 (Quodlibet, 2024), ed evitando qualsiasi disvelamento o riserbo solipsistico che un’argomentazione prosastica quanto esplicativa avrebbe condizionato. e “ritratti di poesia” è nato nel 2006 con questo obiettivo: rendere la produzione poetica attuale accessibile a tutti, trasformandola in un ponte di dialogo e condivisione tra culture, generazioni e linguaggi espressivi diversi. d’altronde, «la poesia è un atto di traduzione perpetua», sosteneva george steiner, un genere letterario capace di traghettare significati da una lingua all’altra, da un’epoca all’altra, creando un dialogo senza tempo. In scia, la manifestazione si è distinta per la sua capacità di mettere in comunicazione la poesia con altre forme d’arte, impostando una dimensione sinestetica e interdisciplinare. oltre agli incontri con intellettuali di fama nazionale e internazionale, il programma della diciottesima edizione offrirà momenti di fusione tra poesia, musica, arte visiva e teatro per esaltare la potenza evocativa della parola. un approccio che richiama il pensiero critico di octavio paz, per il quale «la poesia è conoscenza, salvezza, potenza, libertà» e trova la sua massima espressione quando entra in relazione con altre discipline. da sempre cuore pulsante delle attività della Fondazione roma, la Capitale sarà celebrata con versi e narrazioni che ne amplifichino il fascino eterno…