La Linea d’Ombra. Roma è un luogo d’incontro e di cultura nato nel 2015. È lo spazio della mia casa di Roma, dedicato alle Arti e all’ascolto, soprattutto all’ascolto di storie. Storie dai romanzi della letteratura, così come le storie della vita degli autori e delle autrici che invito a incontrare. A me piace ascoltare e mi piacciono i racconti di chi ha vissuto e vive esperienze nella vita diverse dalle mie, perché il confronto è importante, ci consente di avere una mente aperta e pronta a cogliere il senso delle cose. La Linea d’Ombra non è quindi un’associazione, né un circolo culturale, né un bookclub. Come diceva Flaubert “Madame Bovary c’est moi.”, La Linea d’Ombra.Roma sono io, la mia casa, il tappeto che è al centro delle stanze, le persone che partecipano all’incontro, l’ospite di turno, i libri, il libraio, la tavola imbandita, il calice di vino… tutti questi soggetti fanno La Linea d’Ombra. Roma ogni volta.
Il progetto nasce nel 2015, ovvero due anni dopo aver fatto partire insieme allo scrittore Simone Perotti, la spedizione nautica culturale e scientifica Progetto Mediterranea (progettomediterranea.com), di cui ancora faccio parte attivamente. L’obiettivo culturale della spedizione è infatti quello di chiamare a bordo dell’imbarcazione Mediterranea intellettuali e artisti in grado di raccontare il Mediterraneo dal loro punto di vista. Ed è stato proprio l’ascolto delle tante voci del Mediterraneo nello spazio ristretto di un’imbarcazione che ha suscitato in me il desiderio di consentire anche ad altri – a terra e non su una barca – di ascoltare, dialogare, incontrare figure culturalmente importanti e significative della società.
Il salotto si tiene nella mia casa di Roma, nel quartiere Trieste ed è attivo da ormai 9 anni. Nel 2020, il fermo obbligato dalla pandemia, ha favorito lo sviluppo degli incontri on line e poi, appena possibile, all’esterno, in spazi aperti. Tuttavia, e lo dico con un certo orgoglio, queste esperienze “fuori di casa” non sono state, dal punto di vista emotivo e di coinvolgimento, minimamente paragonabili agli incontri che si tengono in casa, dove l’atmosfera intima e ben nota favorisce le emozioni e i sentimenti. In questi anni, le stanze di casa mia hanno risuonato di tante voci di rilievo e ogni volta si sono riempite di persone desiderose di conoscere e incontrare il loro scrittore o scrittrice preferito/a così come figure intellettuali rilevanti della cultura e della società italiana, ma anche internazionale.
Negli anni sono stati ospiti de La Linea d’Ombra.Roma: Mauro Biani, Pietro Bartolo, Corrado Augias, Ersi Sotiropoulos, Carlo Massarini, Simone Perotti, Roberto Cotroneo, Matteo Bussola, Alberto Luca Recchi, Saverio Tommasi, Enrico Galiano, Francesco Malavolta, Tiziana Ferrario, Manuela Diliberto, Tea Ranno, Giorgiomaria Cornelio e tanti, tanti altri.
L’iniziativa è privata e autogestita e gli eventi sono gratuiti, perché ho voluto aprire la mia casa agli ospiti così come se invitassi i miei amici a cena, tanto che, prima della presentazione, è sempre previsto un aperitivo. Una piccola libreria indipendente [Libreria Pagina 272 di Roma] mi aiuta con le copie dei libri, così chi vuole può acquistare il libro direttamente dal libraio presente durante la serata. Non ci sono sponsor, non ci sono sovvenzioni esterne, ci sono soltanto io e la mia libertà di scegliere di invitare chi voglio, senza dover sottostare a indicazioni o volontà altrui.
Ogni edizione de La Linea d’Ombra ha un tema: sono partita dal Viaggio, perché si legava all’esperienza di Progetto Mediterranea e poi via, via la Bellezza, l’Amore, la Libertà… fino ad arrivare all’edizione di quest’anno che ha esplorato il tema “Futura”, con la A finale, perché ho voluto dare una maggiore apertura alla visione del mondo che verrà. Ed è per questo motivo che ho iniziato proprio quest’anno a portare la Poesia nel salotto e il riscontro è stato forte e caloroso. Aver avuto ospite un autore fuoriclasse come Giorgiomaria Cornelio ha certamente aiutato questo sentimento di riconoscimento interiore, ma anche la poetessa Mara Venuto ha saputo scuotere gli animi profondamente e così gli altri poeti che ho invitato. Sono convinta che la Poesia abbia bisogno di uno spazio intimo d’ascolto, perché diversamente dal romanzo e dalla saggistica, consente la libera interpretazione, lascia spazio al proprio sentire interiore, che è personale, emotivo, unico. Ma allo stesso tempo sento come la Poesia abbia bisogno di uscire dalle categorie in cui l’abbiamo relegata, finalmente libera di esprimersi alla luce del sole, recitata, declamata, quasi urlata. La Linea d’Ombra rappresenta un passaggio, una linea di demarcazione tra quello che non c’è perché non si vede a quanto ora è ben visibile nella luce. Questo ho fatto in quasi 10 anni, questo voglio continuare a fare. La Linea d’Ombra, in fondo, sono io.