da La Sommersione, Aragno, Torino 2016
II (1974)
A marzo si aggregano le molecole.
Sonnolenza ad aprile, un sospetto a maggio.
Giugno era chiaro e presuntuoso
(tu non volevi, ma poi hai capito).
Luglio il terrore cresce sotto l’ombelico.
Agosto e settembre qualche vertigine.
A ottobre mangiavi le castagne.
Novembre era tardi per tornare indietro.
Dicembre quali cellule compongono
il venire al mondo, il nostro comune
procedere al finito.
La violenza attraversa le palpebre
le strade bagnate, le bandiere.
Ciascuno è stato vivo
almeno una volta tra le gambe
di una donna.
Ciascuno era presente, tra le gambe
: a quel momento appartiene
una visione privata di cui non avrà ricordo.
Ma c’è un’ombra senza peso che accompagna
il peso del corpo.
L’ombra disegna la nostra sagoma
la proietta a terra la inchioda e la muove
come luce visibile nel suo alone.
Luce che puoi dire che manca
quando è spenta
e non lancia più ombra.