Quel biondino all’angolo
Che si è perso nei campi della droga
Lo chiamavo faccia d’angelo
Sempre più gonfio il viso
Gli occhi bucati stretti
Azzurri d’innocenza
L’anima striminzita
Nel fondo delle tasche
Chiedeva una moneta
Ma solo per bucarsi
Il cibo raccattato dalla vicina amica
Cibo stentato e spesso vomitato
Lei cuciva e vegliava
Lui Dormiva dove capitava
Spariva e compariva
Come onda di battigia
Bottiglia frastagliata in pezzi acuminati
Andava e tornava lasciando
Un po’ di corpo ovunque si posasse
Fino a finire esile scorza scannata
E l’anima a reclamare
Una via d’uscita
Lunga la strada ma non ricorda
Dov’è partita la scommessa della vita
Dov’è che s’è nascosto l’inganno consumato
Andato poi
un’estate senza lasciare traccia
Solo il ricordo di un viso di bambino
un viso che chiedeva
Spostando ora lo sguardo
Oltre il traguardo estremo
Altra storia di lui
traluce in superficie