Ci incontrammo nella calma
del sottosuolo, planavi dall’alto
in direzione della grotta più fonda
tra le murene e le cernie silenziose
muovendo lentamente le braccia
e il bianco delle canape, i vestiti.
In te vidi un popolo, lo stesso
che moriva senza aver detto
una parola ingiusta, vidi le mani
dei canapieri, dei cacciatori di bestie
scivolare sui campi luminosi
al fondo del mare, dove io sono morto.
Non vedremo che la luna e le stelle capovolte
e la terra dai tuberi, gli orti a rovescio
ma avremo corpi di ossa levigate per camminare
nei secoli e avanzare nel bene comune…
(da Non in mio nome, Marietti, 2004)