Convocata al supremo giudizio
che termina spedendoci in terra,
io, dichiarata non colpevole,
ho avuto il diritto
di scegliere me stessa.
Ma né uomo, e né donna,
e neppure un animale scelsi di essere,
e neppure un uccello, e neppure una pianta.
Si odono i secondi cadere
dal diritto supremo della scelta.
Li si ode battere sulla pietra:
no, no, no, no.
Invano convocata in giudizio,
invano non colpevole.

(da Un tempo gli alberi avevano occhi, Donzelli, 2004, traduzione di Biancamaria Frabotta e Bruno Mazzoni)