DALLE ROVINE sale un fil di fumo.
Ah stia qui, compagno generale,
e se fossero fritz ? Ma l’ufficiale
zitto s’accosta al muro di cemento.
S’affaccia e cosa vede:
nella fossa una lotta furibonda.
Tre fritz: stanno giocando a preference
fumando con ardore.
“Mani in alto!”
Leva gli occhi il tedesco e a denti stretti
“Un momento…” mormora
e fa il suo asso in pezzi e sparge l’asso
sulla neve fonda di Stalingrado.
(Stalingrado, Ricordo del generale Laskin)
QUI SUL MIO TAVOLO
ho la luce accesa,
una tazza tedesca di Bayreuth,
le biro e nella scatola
che ho foderato io di carta a fiori
la gomma il temperino
il rotolo di scotch la cucitrice,
Rapid One, è svedese.
Guardali, uno ad uno,
non pensare, non muoverti.
Solo un metro più sotto
c’è la disperazione.
Ancora un’ora, poi berrai qualcosa,
poi guarderai le mail, il telegiornale,
poi qualcuno telefona.
(da L’asso nella neve, Transeuropa, 2011)