È una stagione felice di falchi
qui dove il sì risuona dentro i rami.
Ho camminato rapido sulle acque
e saggiato il taglio del fondo, pietra
che fende i talloni fino all’osso.
Temevo a vent’anni che un grifone ci portasse via:
ci amavamo come arieti in aprile
e lunga su di noi l’ombra delle grotte.
Adesso conto i nidi abbandonati
tra gli alberi seccati
e so che nessun veleno potrà mai
rubarmi il cielo da dentro agli occhi.
Sono arrivato agli anni di Cristo
trentatré denti splendenti in bocca
e la madre pietosa
della mia diuturna concezione.
(da Per camminare rapidi sulle acque, Giuliano Ladolfi Editore, 2012)
