2023
POESIA SCONFINATA

Mary Jean Chan

(Auto)biografia

I miei detrattori credono di conoscermi. Chiassosa e sempre
dal cuore troppo tenero. Quella volta che comprai cinquanta
paia di montature da una donna in lacrime il cui negozio
di ottica stava chiudendo. Il giorno che persi mio padre e piansi
fino a star male, fino a pensare che non avrei più cantato,
benché durante la rivoluzione la musica fosse il mio unico amore.
Quella volta che mia figlia mi disse che amava una donna e
io mentii e le dissi che era tutto a posto. Tre anni
di carestia cosa insegnano a una persona? Niente.
Tranne che esiste una cosa che si chiama fame perpetua,
che la perdita batte sulla finestra come pioggia. Tranne che
mio padre mi amava, e ritornò – non appena poté –
nella farfalla dalla coda forcuta che svolazzava
nell’appartamento, nel nostro pet Papillon, nella mia amata figlia.

(da Flèche, Interno Poesia, 2023, traduzione di Giorgia Sensi)