Per prima cosa,
traducono il tuo corpo,
poi, le tue poesie,
infine, un giorno qualsiasi,
e senza preavviso alcuno,
ti lasciano nuda e irriconoscibile
al cospetto delle tue
stesse parole,
ti lasciano inquieta e impotente
come chi non sa come calmare
il can che abbaia
in una città di lingua straniera.
(inedita in Italia, traduzione di Eliana Stendardo)