Un corpo fragile, su un pianeta morente
sono cosmicamente terrena io
Nulla di ultraterreno si interessa
alla mia sofferenza, felicità o pena
Morirò e sarò dimenticata
Nessuno sopravvive troppo a lungo alla morte
Nulla qui ci appartiene
tutto ciò che facciamo è prendere a prestito ossa
Il grande piacere della vita è pura sensazione
sentire che esistiamo
Vivere ogni stagione mentre passa
e continuare a persistere
Respirare, gustare,
assaporare ogni dolceamara emozione
Capire che il paradiso è qui
nell’onesto terriccio sotto i nostri piedi
Il mondo è pieno di meraviglie
che attendono pazientemente di essere notate
Non lasciare che la tua mente affamata divori sé stessa
accecata e disperata
Resta immobile. Lascia che il silenzio delicato della notte
ti avvolga in brina gentile
Resta immobile. Potresti sentire la voce
della bellezza, il suo dolce sussurro
(da Arcadia, 2023, inedito in Italia, traduzione di Giorgia Sensi per Ritratti di Poesia su concessione dell’autrice)