La parola che ci fu sottratta per prima.
L’errore che sempre saremo, senza
riparo senza mistero. Niente cambia.
Abbiamo celebrato il buio
e l’apice di queste vite incompiute.
Abbiamo abitato il giorno sbagliato
in una luce sbagliata. Continuato a sbagliare
in una ripetizione precisa di gesti
sempre diversi, sempre uguali,
in una fede idiota e ottusa.
Tu che ora, invece, sai tacere nel terrore
dell’unica esatta rima.
(da Nella fine, Puntoacapo Editrice, 2023)