Ne aveva fatto esperienza in guerra, soldati
in ritirata per la sconfitta, terrorizzati, sporchi, le bocche
che cantavano a piena voce all’arrivo,
poi serrate. Di trionfi cantavano,
le loro vite modeste di colpo fatte grandi
piene di un nuovo avvenire, di vittime,
di altri da colpire, il dietro dello specchio,
di nuovo rovesciato, ineluttabile destino.
Se ne ricordava bene, schiene umiliate,
le rivedeva, non era un esercito ma sentiva
la lezione come un coniglio la punizione del cacciatore,
una misura senza perdono, e
tutto finito.
(da Il sapore della guerra, The taste of war, antologia a cura di Paolo Ruffilli, Nino Aragno Editore, 2023, traduzione di Paolo
Ruffilli)