2020
OPERA PRIMA

Giovanna Cristina Vivinetto

Dopo la sua morte diceva di essere
come il mare nero di Ognina
nell’inverno che si slarga come un quieto rifugio.
Ha dovuto sapere che sotto la burrasca
delle acque a pedinarsi senza sosta
si aggira sempre un silenzio bianchissimo
– sui fondali si addensa ciò che non si vede.
Ha dovuto sapere che tutta la vita dopo la morte,
se è clemente, è come quella luce rarefatta
che si mescola lenta alla sabbia grumosa
e per un attimo di grazia la benedice
– per un attimo solo e poi scompare.

(da Non siamo stati, BUR Rizzoli, 2020)