2022
DI PENNA IN PENNA

Edoardo Albinati

Ero drogato di pillole, tappi di cera
nelle orecchie, metà del letto vuoto…
quando ho visto una luce filtrare sotto la porta
e spegnersi: mi sono accorto di essere sveglio
nel cuore della notte. O forse ancora dormivo?
Poi un corpo nudo dev’essersi infilato
accanto a me nel letto, gelido come il ghiaccio
perché eri venuta in motorino, direttamente
da una festa di cui ero geloso: prima le gambe
poi la schiena, premute per scaldarsi contro di me
che non capivo niente, non sentivo nulla per via
dei tappi di cera, l’anonimo freddo della pelle…
Sei tu? Nel buio della semi-incoscienza ho allungato
le mani: il morbido del seno, i capezzoli dritti…

(da La tua bocca è la mia religione, Guanda, 2022)