altre le pieghe dell’aria
di un giorno che muove al massacro:
nello sterrato sulla riva
nel campo di calcio deserto
la porta sventrata, senza rete
è un arco teso verso il nulla
e resiste e si erige, ferrea,
con quel che resta della gioia,
quasi un rudere
in mezzo al prato,
testimone della notte che rovina
dove ieri correva
tra la polvere e le grida
ilari, il bambino dietro al pallone
che oggi ancora rotola
tra le travi vuote, rigirando
l’invisibile suo dolore
(frammento tratto da Verso la ruggine, Interlinea, 2022)